Arte e immagine

Introduzione

Tra i tanti episodi emblematici dell’Antico Testamento, si è scelto di parlare profeta Giona per molti motivi: la brevità del racconto biblico, il facile parallelismo con alcuni eventi della vita di Gesù, l’accostamento ad altri personaggi extra biblici, quali la favola  di Pinocchio o il film Giona che visse nella balena. Questi elementi ci renderanno più facili la trattazione e l’operatività in classe.


Giona inghiottito dalla balena. Etiopia XX secolo

Giona inghiottito dalla balena. Etiopia XX secolo
 

Brano biblico di riferimento (Giona >capp. 1-4)

L’icona Giona inghiottito dalla balena offre diverse analogie con il Nuovo Testamento. Qui di seguito riportiamo quelli più evidenti e immediati, in modo che gli alunni, analizzando l’opera d’arte, possano individuarli anche autonomamente. 

Antico Testamento   Nuovo Testamento  
 Giona 1, 5-6 Giona dorme nella nave e i marinai lo svegliano angosciati.  Marco 4, 35-38 Gesù dorme nella barca e gli apostoli sono impauriti.
 Giona 2, 1a  Giona è gettato nel mare e divorato dal grosso pesce. Matteo 12, 40 Gesù viene catturato, gettato in prigione, muore e viene sepolto. 
 Giona 2, 1b Giona resta tre giorni nel ventre del grosso pesce. Luca 24, 7 Gesù resta tre giorni nel sepolcro.
 Giona 2, 11 Giona è rigettato sulla terraferma.  Luca 24, 1 ss.  Gesù risorge.


Lettura teologico-didattica del quadro

Chi e che cosa?
Prima di visualizzare l’immagine dell’icona in classe, procediamo al racconto biblico del Libro del profeta Giona, che potremo trarre dal sito della parrocchia San Gennaro all'Olmo (Napoli). Giona appartiene al gruppo dei dodici profeti minori e, in ebraico, il suo nome significa colomba, metafora del popolo di Israele e della libertà, simboleggiata dal volo dell’uccello (dapprima vola dove non deve andare, poi dove Dio lo chiama a predicare).
Nella storia di Giona si parla anche di un grosso pesce (anche se la tradizione popolare parla di una balena) che lo inghiottisce, per poi rigettarlo sulla terraferma.

Dove?
Clicchiamo la pagina del planisfero con il percorso compiuto da Giona per modificarne i contenuti. 

Quando e perchè?
La Bibbia identifica Giona come il profeta vissuto durante il regno di Geroboamo II (884-744 a.C.). Tuttavia, l’omonimo libro risale a un’epoca più vicina al Nuovo Testamento, cioè tra il 400 e il 200 a.C. Non dovremo perciò attribuire al racconto un intento storico o rilevare fonti certe, quanto piuttosto porre in evidenza lo scopo didattico: Dio ha misericordia non solo di Israele ma di tutta l’umanità, specialmente di quella peccatrice, perché lontana da lui. 

L’icona
Una volta narrato in classe il racconto, visualizziamo l’icona e induciamo la sinossi. Individuiamo tre zone che procedono in senso antiorario: 

1 Giona è rigettato dal grosso pesce.
Lo sconosciuto autore dell’icona ritrae la seconda metà del libro biblico, facendo intuire gli eventi che precedono la «risurrezione» del profeta. Giona è vestito in blu e rosso, colori che alludono simbolicamente a Cristo (vero Dio – il blu – e vero uomo – il rosso).

2 Giona predica ai niniviti
Il profeta è facilmente identificabile, grazie alla fisionomia del volto e al colore dei vestiti che porta. Egli ha in mano una ciotola, presumibilmente quella della cenere sulla quale il re si mise a sedere in segno di penitenza, dopo aver deposto il suo mantello regale. Grazie a questi gesti e alla preghiera dei niniviti, Dio perdona la loro condotta malvagia.

3 Giona si costruisce una capanna e accanto Dio fa crescere un albero di ricino
Giona, sdegnato della misericordia di Dio, fugge a occidente, a ovest del limite estremo del mondo conosciuto di allora, nella città di Tartesso in Spagna (oggi non identificabile, la città si trovava nei pressi delle colonne che il mitologico eroe Ercole aveva posto come confine invalicabile per tutti i mortali). Qui si costruisce una capanna e si ripara all’ombra di un ricino in attesa di vedere cosa sarebbe accaduto a Ninive.